venerdì 5 dicembre 2008

Il ponte

Ho assistito ad un incontro che trattatava della prima accoglienza dei ragazzi extra comunitari che arrivano in Italia senza famiglia. A parlarcene sono stati 2 membri dell'ente "IL PONTE" di Bologna. Questa struttura presenta circa 24 posti letto dove questi ragazzi, fino al raggiungimento della maggior età, possono occupare e vivere insieme come una "nuova famiglia". I ragazzi che vi sono all'interno arrivano da tutte le parti del mondo e in diverse condizioni, quindi vengono inizialmente curati (dai medici dell'ente) e poi inseriti in questa struttura. Essi durante la giornata frequentano le scuole, svolgono dei corsi di tipo professionale per imparare un mestiere e sbrigano tutte le faccende per mantenere la struttura un luogo pulito in cui vivere. Alcuni ragazzi iniziano anche ad entrare nel mondo del lavoro e a guadagnare i primi soldi che li aiuteranno a vivere quando compiuta la maggior età dovranno essere costretti ad abbandonare la struttura. Molto spesso però essi andranno a vivere in appartamenti che sono comunque convenzionati con l'ente. Ci è stato detto che per i ragazzi è molto dura vivere in quel luogo, perchè sono fondamentalmente pieni di impegni e il luogo è ricco di normative da seguire e di obblighi da compiere. Molti infatti se ne vanno. Credo che dare a questi ragazzi (persone davvero volonterose) la possibilità di avere una nuova vita serena sia fondamentale. L'unico peccato è che questo ottimo servizio si possa fare solo per pochi.

martedì 2 dicembre 2008

incontro

Volevo informare i miei compagni di università e in modo particolare quelli che frequentano il corso di laurea in Educatore Sociale e Culturale che il 5 dicembre 2008 in aula magna di via Filippo Re alle ore 15.00 si terrà un incontro dal titolo "Le scienze della formazione di fronte al tema delle vecchie e nuove dipendenze". Intervengono docenti e ricercatori delle università di Bologna, Bordeaux,Càceres e Gent.

venerdì 28 novembre 2008

Pensiero

... e la mia disabilità? Microscopica mancanza rispetto a tutto ciò che mi è stato donato, un granello di sabbia in meno in una infinita spiaggia! -Dal libro di Claudio Imprudente "Una vita imprudente"-


Volevo mettere tutti a conoscenza di questo pensiero stupendo che parla a tutti gli effetti di VITA!!!!!

mercoledì 26 novembre 2008

Accogliere e accompagnare dalla nascita

Ho avuto l'occasione di partecipare alla testimonianza di Sonia Perlonesi una ragazza che fa parte di un progetto "A casa con sostegno" che nasce nel 1995 allo scopo di offrire un aiuto alle famiglie che hanno bimbi che presentano degli handicap e delle disabilità già dalla nascita.
Questa associazione ha la finalità di essere presente già al momento della nascita e di dare sostegno per migliorare la vita quotidiana del bambino e dare un pò di sostegno e di respiro alle famiglie. E' dal 1998 che questo progetto si muove concretamente anche dando ai vari genitori la possibilità di incontrarsi e di scambiarsi aiuti reciprocamente (auto-mutuo aiuto).
Se non erro quest'ente opera a Parma e attualmente sostiene 49 famiglie.
Credo che quello che fanno queste persone sia davvero importante perchè aiuta sul serio le famiglie già dal primo momento. Credo sia importante in alcune situazioni, soprattutto in casi così delicati, avere una persona accanto sia per un aiuto a livello pratico che anche per un sostegno di tipo psicologico.

lunedì 17 novembre 2008


Oggi a lezione di pedagogia speciale abbiamo avuto il piacere di avere un incontro con Claudio Imprudente, ragazzo disabile, nonchè presidente del CDH (centro documentazione handicap) di Bologna. Quest'ente nasce nel 1996 e si occupa dei temi di handicap, disagio sociale e del volontariato del terzo settore. Nel 2004 inoltre si è costituito la Coperativa Sociale Accaparlante che si occupa appunto di valorizzare le persone disabili e le loro risorse.
Claudio comunicava con noi tramite una tavoletta trasparente sulla quale erano scritte le lettere alfabetiche e con la quale lui, grazie al suo rapido movimento oculare, componeva le parole che venivano poi tramutate in "parole sonore" dall'educatore che lo accompagnava.
Questo incontro a mio parere è stato molto significativo. Mi è piaciuto costatare come Claudio, obbiettivamente pieno di dificoltà per la sua incapacità di muoversi e di parlare), è grato alla vita, alle persone che lo aiutano ma senza mai sentirsi ne un peso ne di troppo o da commiserare. Credo che è proprio da queste persone si possa imparare più di quanto da soli non possiamo fare. Loro per noi devono essere un arricchimento e non un peso!! La finalità di Claudio è stata anche quella di presentarci il "Progetto Calamaio" ideato da animatori ed educatori disabili e non, che si rivolgono a scuole e a tutte le persone in generale allo scopo di favori un'apertura mentale verso la diversità in modo che questo progetto si possa espandere come una macchia. Spero di avere mosso la vostra curiosità verso queste iniziative e vi invito a parlarmi di esperienze simili...

venerdì 14 novembre 2008

adulti/giovani & il web


Cosa ne pensate voi dell'approccio degli adulti alla rete? Ormai come è ben noto a tutti, tutte le attività si possono svolgere tramite internet. Quanti di noi non hanno a casa almeno un computer? A noi il mondo del web sembra del tutto naturale in quanto siamo cresciuti in questo ambiente ma per i nostri genitori questo diventa veramente un problema. Usare un computer non è per loro immediato come lo è per noi, figuriamoci che adesso possono pagarci le bollette senza uscire di casa, leggere i quotidiani senza nemmeno comprarli e fare un'altra svariata quantità di cose.. Io non so se questo problema è vivo solo nella mia quotidianità in quanto magari non vivendo in città e avendo i genitori operai (e quindi non abituati a dover utilizzare il computer sul luogo di lavoro), si trovano in difficoltà, però per me molti adulti devono affrontare questo problema. In questo momento ancora si possono fare tante cose in maniera tradizionale ma in un futuro quando internet prenderà del tutto piede come faranno? In un certo senso però anche i giovani si stanno un pò "ammalando" di internet. La presenza di programmi come msn, facebook, chat ecc portano i giovani a vivere in un mondo alternativo, una sorta di luogo dove poter essere ciò che si vuole, poter innamorarsi, trovare amicizie che a volte possono diventare reali ma che spesso sono solo fittizie e finiamo per non rendercene davvero conto. Credo che tutti noi (io compresa perchè utilizzo questi mezzi) dobbiamo imparare a giudicare in modo critico ciò che ci propone il web ma anche tutti gli altri mass media.


"…così dovrebbe essere la società. Individui che mettono al servizio di un progetto comune le proprie qualità fino a che queste si fondono in un nuovo organismo capace di portare alla ribalta possibilità che nessuno di loro preso singolarmente può attuare.
"Domenico Pimpinella dal saggio: Quale amore? Quale felicità?